Il
Capomastro
Figura molto importante era quello che dava le disposizioni sul da
farsi.
Uomo di grande esperienza acquisita in lunghi anni di lavoro. Veniva
interpellato dai periti minerari, che si fidavano molto delle sue
decisioni.
I
Pirriatura
o picconieri, erano quelli che col piccone estraevano le mine lo zolfo.
Lavoravano a giornata o a canna di avanzamento nelle gallerie.
Durante il lavoro stavano quasi completamente nudi per l’immane calore
a cui erano sottoposti.
I Spisalora
addetti alla ricerca di nuovi strati di zolfo, a realizzare ventilatoi,
acquedotti o ad eseguire opere giornaliere di manutenzione della
miniera.
Gli
Acqualora
il loro lavoro consisteva nel liberare gli strati dello zolfo con
l’acqua.
In quei casi in cui la miniera ne era sprovvista venivano usati per il
trasporto di questa, otri, quartara e lanceddi (recipienti di creta) e
in qualche caso sporadico delle macchine idrauliche;
I
Scarcaratura
riempivano di zolfo i calcaroni per la fusione.
Terminata l’operazione li svuotavano per riempirli nuovamente. La
riuscita della fusione dipendeva dall’esatto riempimento dei calcaroni
e dei forni, si curavano anche di predisporre i curritura e i pupalora,
nonché di mettere il materiale più grosso nelle parti più basse,
mentre quello minuto nel cono superiore.
Gli
Arditura
si occupavano del funzionamento dei calcaroni e a ricevere lo zolfo fuso
(ogliu) nelle gavite, dove si raffreddava e si rassodava, terminata
questa fase veniva raccolto in balate.
I
Carrittera
il loro lavoro consisteva nello spingere i vagoni sulle rotaie, e
trasportare il minerale ai luoghi di scarico sia all’interno che
all’esterno della miniera.
I
Carusi
a volte anche caruse, ragazzi dai 7 ai 18 anni che trasportavano lo
zolfo estratto dai picconieri, all’esterno delle miniere o vicino ai
vagoni.
I Ricevitori e i Marchieri
talvolta uno stesso lavoratore espletava l’una e l’altra mansione. I
ricevitori, che stavano all’ingresso del pozzo, erano operai addetti a
ricevere i vagoni all’interno ed all’asterno della miniera. I
marchieri avevano l’incarico di annotare su tabelle apposite il numero
dei vagoni che ciascuna partita mandava fuori.