Assistere
all'esibizione di questi Narratori-Cantanti-Attori è uno
spettacolo non comune, quelle pause fatte ad arte, la mimica,
la modulazione della voce, studiate appositamente per aumentare
la partecipazione del pubblico alla vicenda, è
un'esperienza davvero commuovente, qualcosa di veramente unico.
I
cartelloni sono provenienti da diversi filoni e periodi.
Essi
trattano le storie tipiche del popolo Siciliano come quelle riguardanti:
l'Emigrazione, il Banditismo, l'Onore, il Culto Religioso, i gravi
fatti di cronaca verificatisi in Sicilia a partire dalla metà del secolo
passato e alcuni dei personaggi cari al popolo Siciliano, come quello della
Baronessa di Carini e del bandito Giuliano.
Questi quadri tramandano quella vecchia cultura che vede nel bandito
l'eroe popolare, nel delitto d'onore un gesto eroico, nel
traditore ed infame l'essere reietto da odiare; una vecchia cultura popolare
scomparsa con il cambiamento e la crescita culturale
della società, ma che inevitabilmente ha portato via quell'aspetto tipico e quella
spontaneità cara alla gente siciliana dell'epoca.
Per quello che riguarda i Pupi,
provengono da collezioni private, opere di grandi Maestri
Pupari di Palermo e di Catania datati
1887-1989.
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Il manifesto della Mostra |
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Si esporranno
inoltre degli esemplari che si differenziano tra loro: nel peso,
nella costruzione, nella
dimensione, nella
manovrabilità, etc.,
mettendo in evidenza la
diversità tra le due scuole; inoltre su ciascun pezzo sarà posta un
cartellino recante il nome del personaggio, la sua provenienza e la data
della sua costruzione. |