Giullari e Menestrelli





Un Giullare suona un flauto. Ha un merlo in gabbia
 che adopera per divertirei suoi ascoltatori

Giullari della provenza che si accompagnano suonando due 
strumenti tipici di quel tempo, una sorta di viola e un'arpa celtica


Menestrelli e giullari
I menestrelli erano veri e propri professionisti che giravano di villaggio in villaggio, di castello in castello, narrando gesta ed accadimenti.

Al centro della loro produzione era la Chanson de geste che pur essendo prevalentemente letteraria, non fu senza influsso sulla musica del XII e XIII secolo.

La canzone di gesta era una cronaca epica, nata per celebrare le prodezze di Carlo Magno, di Rolando e di altri famosi eroi, ed era composta da lasse o gruppi di versi dal ritmo regolare. L'esempio pių noto č la Chanson de Roland che risale al 1100 circa.
La melodia era molto semplice, sempre uguale per ogni lassa, con un elemento melodico di carattere conclusivo sull'ultimo verso, proprio come gli odierni cantastorie.

I menestrelli erano anche cronisti, confidenti, messaggeri segreti, ambasciatori.
Fra tutti gli ospiti un menestrello era il pių gradito alle grandi feste del castello, suonava, cantava e faceva il buffone per la delizia di tutta la compagnia, ed era uno strumento sociale di grandissimo valore.
Manteneva gli uomini a contatto con costumi e ambienti diversi.

 

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